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In un recente articolo abbiamo messo in evidenza come si possono indennizzare le conseguenze economiche di una modificazione permanente dell'ambiente causate dalla realizzazione di un'opera di pubblica utilità.
In particolare, qui si esamina l’approccio estimativo e lo svolgimento tecnico della valutazione delle modificazioni di carattere ambientale indotte dalla presenza di una nuova galleria che determina un’interruzione della protezione nei riguardi del vento da nord fornita dalla collina posta a nord di un vivaio.

Aspetti tecnici

L’alterazione permanente provocata dalla nuova galleria comporta maggiori costi di gestione che è doveroso considerare. Si è già verificato che, in occasione dello spirare di venti forti provenienti da nord, l’intensità del vento che fuoriesce dalla nuova galleria – fenomeno evidentemente mai verificatosi prima – è tale da determinare il ribaltamento di una parte – più o meno estesa, secondo l’intensità e la durata del fenomeno – delle piante in coltivazione nella vaseria.
La documentazione di cui dispone il collegio consiste in:
• filmato realizzato il 15 ottobre durante un evento di föhn i cui dati di riferimento sarebbero di 29-43 km/ora con raffiche di 72 km/ora (dati Aeroporto di Cameri, No, distante meno di 8 km a ovest del vivaio);
• fotografie successive all’evento del 15 ottobre raffiguranti una panoramica delle piante in vaso coricate per terra;
• il report dei tempi di lavoro impiegati in 19 casi simili tra l’11 aprile 2012 e il 17 gennaio successivo, redatto ricavando i dati dalle schede di lavoro compilate a fine giornata dagli operai del vivaio.
Tra le informazione pubbliche, il collegio ha preso in esame:
• la conferma che “una perturbazione più attiva giunge il giorno 14, accompagnata da correnti umide e miti da SW che producono abbondanti piogge per sbarramento il giorno 15 (38 mm a Varese). Il limite della neve si mantiene inizialmente oltre 1800 m ma scende verso sera fino a sfiorare 1200 m di quota, con il transito del settore freddo della perturbazione accompagnato dal vento da Nord che raggiunge 102 km/h a Campo dei Fiori portando con se i primi fiocchi di neve. Il vento giunge anche fino in pianura (CGP 63 km/h, Tradate 70 km/h) e riporta il sole il giorno 16”1;
• i dati raccolti dal sito www.ilmeteo.it per la stazione di Cameri (che tuttavia non recano l’indicazione della direzione anche se aggiungono alcune occasionali informazioni su fenomeni associati alle grandezze meteorologiche rilevate);
• le grandezze rilevate dalla stazione dell’Arpa Lombardia di Arconate (9 km a est-nord-est rispetto al vivaio): direzione del vento e velocità vettoriale del vento (disponibili dal 2 luglio 2002).

Aspetti metodologici

Dal punto di vista delle verifiche tecniche si è reso necessario:
• avere nozione dell’effettivo legame tra ribaltamento delle piante nel vivaio e vento da nord (l’esame più accurato mostra che 12 eventi su 19 sono conseguenti a venti da nord o nord-nord-ovest);
• avere idea dell’intensità minima al di sopra della quale si realizza il ribaltamento dei vasi per effetto dell’accresciuta intensità del vento in uscita dalla galleria (l’intensità varia con la direzione: con un vento prevalentemente da sud di 10 km/ora – associato a pioggia intensa – si ha il ribaltamento delle piante, mentre se il vento proviene da nord occorrono per lo meno velocità medie orarie di 14 km/ora);
• avere la conferma dell’eventuale correlazione tra intensità e durata del vento e tempo necessario per riordinare il vivaio ripristinando la verticalità delle piante.
In quest’ultima fattispecie si è potuto accertare che non vi è una correlazione tra intensità del vento e tempo di riordino del vivaio, probabilmente per l’aleatorietà degli effetti locali della ventosità, e sicuramente per la diversa presenza di piante nella vaseria nei differenti momenti dell’anno. Resta il fatto che oltre una certa soglia di velocità il vento provoca diffusi ribaltamenti e questi effetti sistematici vanno considerati.
Dal punto di vista estimativo una volta accertato il tempo medio annuale impiegato per rimediare agli effetti del vento da nord, è necessario procedere per capitalizzazione del relativo costo annuo.

Aspetti economici

Dal punto di vista economico si tratta di identificare il costo lordo delle operazioni di ripristino della verticalità delle piante ricavabile dalle retribuzioni sindacalmente contrattualizzate (contratto provinciale di lavoro valido per i lavoratori dipendenti da aziende agricole e florovivaistiche della provincia di Milano) per un livello non inferiore a D, i cui elementi sono compendiati nella tabella 1.

costo orario manodopera

Conclusioni

Sulla base dei dati richiamati e adottando la retribuzione lorda oraria di un operaio di livello D (lavoratore che svolge compiti esecutivi variabili, non complessi, per la cui esecuzione occorrono conoscenze e capacità professionali, acquisite per pratica o per titolo), l’indennizzo per i perditempi sostenuti può essere calcolato come da tab. 3.

indennizzo perditempi

Gli alberi...

perseguono con tutta la loro
forza vitale un unico scopo:
realizzare la legge che è insita
in loro,
portare alla perfezione
la propria forma,
rappresentare se stessi.

Herman Hesse
Il canto degli alberi

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